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In Friuli sulle vie delle malghe, dove nasce il sapore

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Un mondo di genuinità e di sapori dimenticati

Malghe e alpeggi, trekking in Friuli Venezia Giulia

Gli ultimi scampoli d'estate sono anche l'ultima occasione per visitare quest'anno le malghe, ovvero i rustici rifugi alpini usati nel periodo estivo per il ricovero del bestiame e la produzione di prodotti caseari. In Carnia, Canal del Ferro, Val Canale e Gemonese, all'interno delle malghe, il latte appena munto viene trasformato nei suoi derivati e gli escursionisti di passaggio possono beneficiare di questi prodotti freschissimi da fine di giugno a metà settembre circa.

In questo periodo, seguendo i tradizionali riti della monticazione, i malgari portano le mandrie a pascolare nei prati in quota, ricchi di erbe e fiori che conferiscono al latte – e quindi a tutto ciò che con esso sarà prodotto - profumi e sapori unici. È questione di pochi giorni però, poi non si potranno più gustare in quota le prelibatezze tipiche prodotte durante la bella stagione e la semplicità della vita di montagna: ai primi freddi i malgari riportano le mandrie al riparo, nella pianura.

Sono una cinquantina le casere ancora attive fra le montagne del Friuli e una ventina circa tra queste realtà offre servizi di ristorazione con prodotti tipici. In alcune strutture è possibile anche pernottare, a mezza pensione o pensione completa, oppure bivaccare con il sacco a pelo e godersi in quota lo spettacolo della volta stellata senza inquinamento luminoso. In altre si possono sperimentare in prima persona le esperienze della produzione del formaggio o della transumanza del bestiame.

mucche al pascolo sulle Alpi Carniche

Le produzioni offerte ai visitatori possono contemplare i prodotti caseari più diversi: da formaggio a latte misto, ricotta fresca e affumicata, burro, yogurt, formaggelle e caciotte a latte vaccino o caprino. La maggior parte delle malghe vende direttamente i prodotti. Ogni alpeggio esprime nei propri latticini molteplici note di gusto e aroma. La variabilità di terreni, vegetazione e microclima che caratterizza ogni singola malga e l’assoluta naturalità dell’alimentazione delle mandrie al pascolo rendono il latte ricco di fermenti e microrganismi tipici e unici.

Presso alcune malghe della Carnia, raggiungibili anche con escursioni organizzate, è possibile degustare salumi di produzione o assaporare i piatti della tradizione preparati con semplicità e sapienza, in genere serviti su tavolate in legno, all’aperto o in piccoli ambienti riscaldati dal fogolâr.

Molte malghe sono sospese al cospetto di cime rocciose, circondate da brulli pascoli, e sono quindi tappe paesaggistiche di grande bellezza. Si tratta di mondi miracolosamente sopravvissuti all’industrializzazione e all’omologazione, soprattutto grazie al duro lavoro di persone autentiche e fiere di portare avanti una tradizione antica.

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QUANDO VISITARE UNA MALGA

Vale la pena visitate la malga di prima mattina, in modo da poter osservare il bestiame al pascolo e assistere alla lavorazione del latte per la produzione del burro, del tradizionale formaggio di malga in forme di buona pezzatura (fra i 4 e i 6 kg) e della ricotta (che si usa anche affumicare). Se non vi sentite abbastanza mattinieri da intraprendere l'ascesa per tempo, potete sempre optare per dormire direttamente nelle strutture, laddove possibile.

DOVE DORMIRE

L'albergo diffuso Borgo Soandri di Sutrio (www.albergodiffuso.org, tel. 0433 778921) dispone di oltre 150 posti letto distribuiti in appartamenti e case ristrutturate con gusto e arredate nello stile tipico della casa carnica. Ce n'è per famiglie numerose, ciclisti, viaggiatori diversamente abili o con amici a quattro zampe. Un'unica reception, situata al centro del paese, svolge tutte le funzioni legate all'accoglienza del turista mentre i servizi di mezza pensione o pensione completa vengono forniti dai ristoranti del borgo, dando agli ospiti ampia scelta e varietà.

ESCURSIONI SULLE VIE DELLE MALGHE

Chi volesse avventurarsi a piedi alla scoperta delle casere in quota può scegliere tra I percorsi della Via delle malghe (www.viamalghe.com): 15 sentieri immersi nella natura delle Alpi Carniche e nelle valli della Carinzia. La scoperta dell'arte della lavorazione dei prodotti caseari è il filo conduttore delle camminate lungo itinerari tematici che spaziano dalla storia alla fede, passando per la gastronomia. Per informazioni: Carnia Welcome, tel. 0433 466220, www.carnia.it.

DOVE MANGIARE

Se volete degustare formaggi di malga avvolti dai profumi del latte appena lavorato, potete fare un giro alla Malga Losa, dove trovate uno staff di giovani e intraprendenti fratelli a fare da malgari. Proseguendo verso Sauris, si arriva poi alla splendida Malga Malins, nel pianoro alle pendici settentrionali del Monte Pièltinis. In parte adibita ad agriturismo, consta di circa 24 posti letto, con cucina tipica casalinga. Rimanendo nei centri abitati, consigliatissime sono soste enogastronomiche all'agriturismo Randis, alle porte di Arta Terme, e alla rinomata osteria da Alvise, a Sutrio.

CHE COSA COMPRARE

Naturalmente formaggi! Tra quelli più tipici e tradizionali della Carnia ci sono il Formadi salât a pasta dura, la Scuete frante (ricotta appena pressata e frantumata che, con aggiunta di panna, sale, pepe ed eventuali semi di finocchio selvatico, acidifica e matura in appositi contenitori per 40-50 giorni) e il Formadi frant leggermente piccante, ottenuto reimpastando con sale, pepe, panna e latte le scaglie di formaggi che presentano piccoli difetti. Un'ottima opzione dove trovare una vasta scelta di prodotti locali è il Caseificio Sociale Alto But, gestito dalla società cooperativa di Sutrio.

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